Gabriella Pison
Centro d'Arte Coreografica "Aglaia"
Premio di Poesia Artistico Letterario
"Nicola Mirto" 2010
Gabriella Pison propone nei versi del suo componimento la propria personale negoziazione tra visibile ed invisibile: gli anni vengono plasticamente delineati come "pietrosi", sì che il lettore riesca a visualizzare nelle geometrie della pietra lo scorrere del tempo che, fra ombre e luci, ne ha infine accentuato la rotondità , intesa come pienezza del vissuto...Il non visto si riconcilia a ciò che si vede.
Nella lirica si consuma il sortilegio della descrizione impossibile: la bellezza della primavera, che in genere si arresta al limite dell'enunciazione, per esplodere invece nelle immagini sensibilmente esperite, si rivela ciò nonostante folgorante, nei versi "Assaporando primavera/ con i suoi giochi di mimose/ nella mutevole tiepida brezza,/ la feroce geometria della pietra/ si anima di inconsueta rotondità ".
Lo sguardo magico della poetessa organizza le stagioni del vivere in un sistema di visioni che pure dice degli umori e delle sensazioni più intime o misteriose, traghettando così il lettore da un mondo esteriormente registrabile ad un altro intimamente esperito.
Per la Giuria:
Dott. ssa Edvige Galbo